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La Cappella di S. Elena

La Cappella di S. Elena


Sant Elena
La cappella di S. Elena ha un altissimo valore artistico poiché le sue pitture rappresentano uno dei rari esempi dell’alto medioevo piemontese, risalgono infatti ad epoca Romanico-Longobarda.
Come ogni “tesoro” che si rispetti, anche questa piccola opera d’arte richiede ai “cercatori” un certo sforzo rappresentato però da una piacevole passeggiata tra i boschi. Poco prima della cappella di S. Gottardo, ben indicata dalla segnaletica, si trova la strada che porta alla cappella di S. Elena: la “caccia al tesoro” inizia con alcune centinaia di metri a mezza costa con vista su frazione Roatta per poi piegare improvvisamente a destra sempre seguendo le indicazioni. La strada prosegue ripida e stretta (comunque percorribile da trattori ed automobili quando non coperta da neve) in mezzo ai boschi e nella prima parte porta inevitabilmente lo sguardo ad abbracciare per intero frazione Piazza.
Nonostante la salita il cammino va avanti agevole attraversando una sorta di “galleria verde” costituita dalla fitta vegetazione boschiva che dopo circa mezz’ora dall’inizio della camminata sfocia in un falsopiano che prosegue in una radura: al visitatore è richiesto un ultimo sforzo per giungere alla freccia indicante il sentiero per la cappella che dopo pochi passi comparirà dal suo “nascondiglio” tra gli alberi a 716 metri di altitudine.
La costruzione si presenta semplice come un edificio rurale a pianta rettangolare e facciata a capanna: il fianco destro mostra tracce di affreschi mentre, all’altezza del tetto, corre un fregio a meandri di stelle dipinto in rosso. L’interno ha un atrio coperto da un tetto a vista, la parete di sinistra è affrescata con l’Annunciazione e S. Elena mentre su quella di destra si scorgono affreschi che importanti studiosi datano intorno al primo quarto del nono secolo. Il presbiterio è coperto da una volta a sesto acuto mentre sulla parete di fondo sopra l’altare spicca il trittico in forme gotiche (risalente al XV secolo) che mostra influenze dell’arte toscana oltre che echi bizantineggianti. Nella cappella sono conservati alcuni antichi ex voto di cui uno risale al 1789. A destra del presbiterio è ben visibile un affresco che rappresenta la Vergine con il bambino tra S. Rocco e S. Sebastiano.
Nella cappella sono state rinvenute tre lapidi romane con iscrizioni poco leggibili e dislocate sulla soglia di ingresso, nel pavimento della cappella e nella parete di sinistra.